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domenica 1 febbraio 2015

Grigio, il colore della Presidenza della Repubblica Italiana

La massima carica istituzionale della Repubblica italiana – la Presidenza – rimane appannaggio della terza età avanzata: da un Presidente calvo ultraottuagenario a un neo Presidente “grigio”, che a termine mandato avrà 80 anni.

Grigio, il primo atto in pubblico del neo Presidente, recatosi alle fosse ardeatine. Il luogo dell'eccidio nazista avvenuto nel lontano 1944, pur rimanendo un luogo della memoria, è sicuramente quanto di più lontano e remoto ci sia oggi dai problemi dell'Italia del terzo millennio. 

Grigio, il suo trascorso politico risalente ai governi De Mita, Andreotti, D'Alema e Amato.

Grigio, per la legge elettorale che porta il suo nome -Mattarellum - che nel 1994, anziché recepire il sistema maggioritario invocato dagli italiani con i Referendum del 1993, partorì l'ingovernabilità del semi maggioritario/semi proporzionale (assegnazione dei seggi per tre quarti con il maggioritario e per un quarto con il proporzionale, oltre ad uno strano e sbilanciato meccanismo di “scorporo”per la tutela dei partiti minori). 

Grigio, quando Vicepresidente del Governo D'Alema definì nel 1999 l'ingresso di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo "un incubo irrazionale". 

Grigio, quando nel 1999 nei due Governi D'Alema prima da Vicepresidente e poi da Ministro della Difesa negò ripetutamente - quanto fu poi accertato – che le morti per leucemia dei militari italiani impegnati in Kossovo fossero dovute all'uranio impoverito usato dagli americani.

Grigio, quando da orfano della Democrazia Cristiana fu tra i fondatori dell'ibrido Margherita durata il tempo di una primavera elettorale.

Grigio, quando nel 2001 fu paracadutato, lui siciliano, nel collegio sicuro di Trento.

Grigio, in un'Italia sempre più grigia e non solo per la crisi demografica,  il colore della Presidenza della Repubblica Italiana …