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mercoledì 27 febbraio 2013

IL VOTO VALDOSTANO OLTRE IL RISULTATO. Crollo UV-SA, dimezzati PD e ALPE, dilaga M5S,diaspora Centrodestra


I risultati elettorali in Valle d'Aosta, al di là dell'apparente vittoria della maggioranza autonomista che governa la Regione, evidenziano un dimezzamento dei consensi per la coalizione unionista.
I dati più significativi, infatti, sono il crollo di consensi della coalizione che ha vinto, la quale - allargata al PdL - partendo da un teorico 56,36% ha raccolto solo il 25,37%. Una perdita secca di consensi in termini assoluti di 23.850 voti. Un vero tracollo se si considera che  quasi 14 mila sono i voti che avrebbe dovuto portare in dote il PdL, il cui peso elettorale finale, invece, è stato tendente allo zero virgola o poco più; salvo che si voglia sostenere che i 18.376 voti raccolti dal neo eletto Deputato siano composti dai quasi 14 mila voti conseguiti nel 2008 dal PdL e che solo i residui 4 mila siano riconducibili all'area autonomista. Un tale ragionamento pare però alquanto difficile da sostenere!
I dati dimostrano inequivocabilmente che l'appoggio del PdL ai candidati autonomisti, proclamato dai vertici regionali,  non ha avuto seguito nell'elettorato di centrodestra, il quale per il 5,85% si è disperso tra i partiti minori di area e per una proporzione almeno analoga - deducibile per differenza dai voti complessivi ottenuti dal M5S - ha optato per la protesta grillina; un'altra fetta di elettori ha preferito tentare un voto utile in chiave anti UV, altri ancora in assenza del simbolo PdL hanno rinunciato a votare o a esprimere un voto valido. Il travaso di voti dall'area del centrodestra a favore dell'U.V. è stato assai modesto, nonostante l'enfasi interessata del Coordinatore regionale PdL, che peraltro in piena campagna elettorale - in preda a piena dissociazione politica - aveva invitato  a votare, proprio per la Camera,  la candidata di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni (4,21%)!
L'elettorato di centrodestra ha evidenziato chiaramente il proprio dissenso rispetto alla scandalosa linea politica tenuta in Valle d'Aosta dal PdL, il quale, tradendo i propri valori liberali e propri principi meritocratici, ha optato per un'innaturale connivenza con il regime clientelare e dirigistico unionista. L'analisi elettorale del voto del popolo di centrodestra evidenzia come sia ormai improrogabile e necessario riorganizzare la rappresentanza politica di questa area politica, ritrovando l'identità smarrita e formulando una una linea politica coerente e alternativa allo snaturamento spregiudicato perseguito dal PdL in Valle d'Aosta.
Altri dati indice del fermento che sta attraversando l'elettorato valdostano sono l'affermazione del M5S (circa 20%) e il successo politico dell'UVP (25,11%) a un soffio (0,26%) dal risultato alla Camera. Da notare, in fine, il dimezzamento dei consensi all'area del centro sinistra autonomista (Alpe e PD).
Con questi presupposti  le elezioni regionali del prossimo 26 maggio potrebbero finalmente ridisegnare il volto politico della Valle d'Aosta. 

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