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domenica 14 aprile 2013

Benvenuto, dott. Ingroia, nel profondo Nord!

Il magistrato Ingroia, dopo la - per lui - deludente parentesi elettorale, riprenderà servizio in Valle d'Aosta in funzione di P.M. . Ogni tentativo da lui attuato per evitare la Valle d'Aosta è stato vano. Annus horribilis per Ingroia il 2013, sconfitto nelle sue aspettative sia politiche, sia professionali. 

Ma stia tranquillo, dott. Ingroia, la Valle d'Aosta è ben diversa da quella patinata che appare sui media!

Qui, tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 un suo predecessore - Mario Vaudano, allora procuratore capo - coniò la definizione di mafia di montagna. Dall'esperienza di Ingroia nel contrasto alla mafia e alle sue infiltrazioni nei gangli della pubblica amministrazione la Valle d'Aosta non potrà non trarne giovamento. La Valle d'Aosta, oltre ad essere terra di soggiorno obbligato per mafiosi di vario calibro, ne è anche scuola di perfezionamento. La mafia del sud, infatti, è molto primitiva e usa ancora mezzi inquinanti - piombo - che sporcano; qui al nord, invece, si usa il nobile "argent", che tutto silenziosamente  tacita. Il risultato è un velo opaco che uniforma il sistema Valle d'Aosta non nel segno dell'interesse pubblico, bensì di quello politico clientelare, ove tutto si muove su di un apparente tran tran amministrativo ben ordinato. Coloro che non stanno alle regole di questo sistema politicamente invasivo si trovano emarginati dall'enorme sistema socio-economico regionecentrico. A volte capita che il segnale debba essere più forte e così, soprattutto, nei cantieri edili accade che nottetempo alcuni automezzi vadano a fuoco. Di tutti questi roghi sino ad oggi l'unica certezza giudiziaria acquisita è che non si tratta di autocombustione!
In questo contesto si assiste al paradosso che il partito del particolarismo localistico esasperato, l'Union  Valdotaine, è diventato punto di attrazione della maggioranza dei meridionali, i quali sono una componente numericamente non indifferente della popolazione valdostana. È un pò come se gli extracomunitari votassero in massa Lega Nord!
Benvenuto, dunque, nel profondo nord - dott. Ingroia - ove scoprirà, infine, che la Valle d'Aosta - in estate calda quanto la Sicilia - è talmente diversa da quel nord che lei immagina che le sembrerà di non essersi mai mosso dal suo amato sud!

3 commenti:

Unknown ha detto...

Buongiorno Dott.Frassy,
la seguo da tempo e ho spesso apprezzato le sue prese di posizione in materia di politica regionale. Oggi mi sono trovato a leggere questo suo post sul suo blog e volevo solo fare alcune considerazioni in merito. Premesso che il quadro che ci illustra è purtroppo abbastanza realistico, l'unica cosa però che non condivo molto è il fatto che onestamente il suo pezzo lascia un pò concludere ad affrettate conclusioni sulla "Questione Meridionale" in Valle d'Aosta. Par di percepire che tutti(o la maggioranza) dei meridionali abbiamo portato in VdA la mafia e tutti votino come le pecore in un certo modo. Penso invece a questo proposito che la Valle d'Aosta sia quello che sia, e a volte anche un buon esempio di integrazione, anche grazie alla buona fetta di meridionali che arrivati in VdA penso abbiamo contribuito, anche con grandi sacrifici, al benessere della nostra regione. Ahimè purtroppo le mele marce ci sono sempre dappertutto e forse una certa tendenza ad un certo tipo di vita è innegabile che in certe aree del Paese abbia attecchito meglio, ma non condivido molto il voler generalizzare su un intera comunità. Forse chiamato in causa perchè di origini calabresi, come molti qui, ma nato in Valle d'Aosta, mi sento valdostano a tutti gli effetti (senza dimenticare le radici), ma preferisco la fontina alla 'nduja, e mi riesce meglio la pronuncia di "poudzo" che di "mannaja" ma non per questo mi sento di rientrare nello stereotipo classico del valdostano "oriundo", considerato comunque di serie B, e poi "valorizzato" al momento elettorale. Penso dunque che la maggioranza di questa porzione di VdA non possa essere considerata tutta legata a questo fenomeni criminosi e che non siano tutti guidati da un voto condizionato da altri fattori.
Cordiali Saluti
G.Cutano

Dario Frassy ha detto...

Condivido le sue considerazioni. Nella mia sintesi ho forse dato l'impressione di esprimere un giudizio etico sulla comunità meridionale, ma non è assolutamente così, tant'è che nella mia analisi punto il dito contro il sistema politico-economico omertoso creato e gestito dall'Union Valdotaine, che ovviamente coinvolge non solo i meridionali.

Unknown ha detto...

Grazie per la risposta. Saluti