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giovedì 20 marzo 2014

ATTENDENDO LE NOVITA' ... parole, parole, parole ...

Di innovativo, per ora, il neo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha sviscerato solo la parlantina spigliata tipica toscana. Il rischio, però, è che al di là delle chiacchiere non vi sia molto di più.  
A 23 giorni dal suo insediamento il Governo ha già conseguito il suo primo record negativo: dopo sette giorni dall'approvazione in Consiglio dei Ministri del più volte annunciato e anticipato decreto legge sul Lavoro il testo non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dunque non esiste! E dire che la funzione del decreto legge, che giustifica la temporanea sostituzione del Governo al Parlamento a cui spetta il potere legislativo, è proprio l'urgenza e indifferibilità dell'intervento normativo. 
Anche gli altri due elementi di valutazione non sono dei più lusinghieri e richiamano i vizi della vecchia politica. 
Il primo le bugie - vedi articolo precedente - relativamente alla dichiarata volontà di far proseguire il Governo Letta e di non essere interessato al Governo senza il voto popolare; situazioni entrambe smentite clamorosamente dai fatti. 
Il secondo aspetto è l'ospitata continuata presso amici facoltosi e ben inseriti nel sottobosco politico affaristico, nota è la storia dell'alloggio di Firenze goduto lungamente a sbafo per generosità di un suo amico-collaboratore.
Aspettando la Gazzetta Ufficiale, auspichiamo maggiore concretezza; il tempo delle parole è terminato e gli italiani hanno bisogno di azioni di governo concrete in grado di incidere sul rilancio dell'economia.