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mercoledì 8 dicembre 2021

IL GOLPE BIANCO DI DRAGHI E LA MORTE DELLO STATO DI DIRITTO

Il governo Draghi dal suo insediamento, avvenuto lo scorso febbraio, ha violato reiteratamente la Costituzione, privando molta parte dei cittadini del diritto al lavoro e del diritto ai mezzi di sostentamento; reprimendo la libertà di cure mediche con l'imposizione di terapie mediche continuative in fase sperimentale (autorizzazione condizionata rilasciata dall'EMA); imponendo il ricatto del vaccino per lavorare e partecipare alla vita sociale. 

Il Parlamento nell'anno 2021 ha approvato 202  atti normativi, ma solamente 9 sono riconducibili all'iter parlamentare legislativo delle leggi ordinarie; tutti gli altri atti sono conversioni di provvedimenti emanati dal Governo o delega allo stesso a sostituirsi al Parlamento nella funzione legislativa. Il Parlamento nella storia dell'Italia repubblicana non è mai stato così oltraggiato, espropriandolo dei suoi poteri legislativi al punto di renderlo fisicamente vuoto e politicamente inutile.

Il Presidente della Repubblica somiglia sempre più all'ex Re d'Italia Vittorio Emanuele III, che avallò la fine del parlamentarismo per oltre quattro lustri nell'Italia degli anni venti del secolo scorso.

La magistratura nella sua componente inquirente è totalmente assente dallo scenario politico, nonostante le gravissime violazioni costituzionali sistematicamente perpetrate dall'azione del Governo Draghi.

Il Presidente del Consiglio Draghi, il Ministro della Salute Speranza e il Ministro dell'Interno Lamorgese hanno negli ultimi sei mesi attuato una costante azione di soffocamento della vita sociale, dell'ordinamento democratico e dello Stato di diritto, disseminando – complici asserviti organi di stampa -  terrore e divisione nel popolo italiano.

La scienza è stata commissariata dal potere politico, il quale con il pretesto di un virus - il Sars-Cov2, che provoca la malattia denominata COVID-19 la cui letalità è stimata al doppio della usuale influenza stagionale – ha instaurato un regime incostituzionale di limitazioni dei diritti e delle libertà, subordinandoli al ricatto vaccinale.

L'ultima violenza morale, oltreché costituzionale, del Governo Draghi è stata privare del Natale e delle festività di fine anno gli oltre 7 milioni di italiani, che hanno deciso di non sottostare al ricatto di un vaccino, che lo Stato non ha reso obbligatorio, non volendosi assumere responsabilità risarcitorie, ma a cui condiziona l'accesso ai luoghi di lavoro, alla vita sociale, ai mezzi di trasporti. Con l'ennesimo atto di follia normativa il Governo Draghi ha decretato l'ostracismo sociale dal 6 dicembre al 15 gennaio per i non vaccinati,  ai quali  – in violazione di ogni principio di diritto, nonché della stessa normativa europea relativa ai vaccini contro il COVID-19 – sono preclusi l'accesso a cinema, teatri, locali da ballo, eventi sportivi, nonché ai bar e ai ristoranti, luoghi questi ultimi nei quali, invece, i cani sono ammessi!

Finirà anche questa follia; la storia presenta sempre il conto ai suoi violentatori, è solo una questione di tempo!