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sabato 2 novembre 2013

Giustizia ad personam? Solo a fini umanitari!

L'interessamento dell'allora Presidente del Consiglio Berlusconi presso la Questura di Milano nei confronti della minorenne Ruby, ivi in stato di fermo, è sfociata nelle note vicende processuali che lo vedono imputato. 
La legge sarà uguale anche nel caso della Ministra della Giustizia Cancellieri che a più riprese si è interessata di un'imputata eccellente, Giulia Ligresti ? Spero vivamente di sì, anche se ho molti dubbi che ciò accada.

La Procura torinese definisce "arbitraria e priva di ogni fondamento ogni illazione che ricolleghi la concessione degli arresti domiciliari a circostanze esterne". 
Rimane comunque il fatto che poco dopo tale interessamento - giustificato dalla Ministra come innocente e dovuto a spirito umanitario - l'imputata Ligresti è stata scarcerata e ha ottenuto gli arresti domiciliari per motivi di salute, senza che il suo avvocato presentasse istanza in tal senso!
Tralasciando il casuale intreccio di relazioni tra i Ligresti e la famiglia della Cancellieri - il cui figlio è stato per poco più di un anno direttore generale di Fonsai, ricavando una buonuscita di circa 4 milioni di euro - rimane il fatto che la Ministra ha il vizio di interferire con azioni ad personam su questioni giudiziarie individuali. Nemmeno un mese fa nel pieno del dibattito politico sull'ipotesi di concedere l'ennesimo indulto o amnistia per reati puniti sino a quattro anni, la Cancellieri si affrettò a precisare che Berlusconi - fresco di condanna a quattro anni - non ne avrebbe beneficiato.
Ora, in nome di una giustizia uguale per tutti sarebbe opportuno che il Ministro Cancellieri rassegnasse le dimissioni per poter seguire le sue inclinazioni "umanitarie" o - forse più correttamente, visti i due contrastanti episodi sopra ricordati - più semplicemente le sue "umane" simpatie.

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