La notizia è di quelle che ti lasciano più che perplesso: Marina, la figlia primogenita di Berlusconi, candidata dal padre alla successione politica di se stesso.
Non entro nel giudizio sulle qualità
personali, umane, professionali, ecc. di Marina Berlusconi, le quali
peraltro non conosco. Mi limito ad una considerazione: le dinastie,
se si escludono - ma nemmeno poi tanto - quelle delle monarchie,
appartengono alla sfera dell'imprenditoria privata. La rappresentanza
di un area politica, numericamente significativa come il
centrodestra, non può passare come un affare di famiglia; se non lo
capisce il quasi ottuagenario capostipite passi pure, ma almeno lo
capisca con un forte "No grazie" l'erede designata.
Diversamente Marina Berlusconi dimostrerebbe di non avere il DNA
liberale che vorrebbero farle rappresentare!
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