L'adesione
del comune di Etroubles all'iniziativa “Comune fiorito” è
sicuramente positiva. Delle modalità grafico-pubblicitarie di adesione non può
dirsi altrettanto. Con incredibile mix di distrazione e ignoranza
l'Amministrazione comunale ha esposto l'iniziativa con un'immagine
che nelle intenzioni dovrebbe rappresentare la bandiera italiana;
peccato che i colori siano stati invertiti, facendoli iniziare dal
rosso.
La
gaffe è ancora più eclatante se si pensa che il Comune di Etroubles
è uno dei i due candidati nazionali - insieme alla cittadina umbra
di Spello - che rappresenterà l'Italia alla selezione europea 2013
di “Entente Florale”.
Possibile
che a partire dal tipografo nessuno si sia accorto dello svarione?
L'inversione
delle bande verticali non trova conforto neppure volendo risalire
nella datata e complessa storia del tricolore, che a futura memoria
di tipografi e Amministratori “distratti” riassumo brevemente
nelle righe seguenti.
«La
bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e
rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni». Così sancisce l'articolo 12 della Costituzione.
Le
origini, però, sono molto più lontane nel tempo e risalgono alla
prima campagna d'Italia di Napoleone, ancora giovane generale
dell'esercito rivoluzionario francese. Il tricolore, con ordine dei
colori ancora casuale e non predefinito, fa la sua prima comparsa
nelle fila della Legione Lombarda che affiancava l'esercito invasore
di Napoleone Bonaparte.
Bandiera Repubblica Cispadana 1796 |
Nel
1796 i colori rosso, bianco e verde posti in orizzontale diventano la
bandiera della Repubblica Cispadana.
Il
bianco e il rosso venivano dallo stemma comunale di Milano (come il
blu e il rosso della bandiera francese erano i colori simbolo di
Parigi), mentre il verde era il colore della guardia civica milanese.
Il primo tricolore come oggi lo conosciamo nasce l'anno successivo,
nel 1797 con la nascita della Repubblica Cisalpina, nata dalla
fusione della Repubblica Cispadana e Transpadana e durata sino alla
restaurazione operata dal Congresso di Vienna 1814-1815.
Il
tricolore ricomparve, poi, durante tutti i moti d'indipendenza, dal
1831 sino al 1848, sventolato dai fratelli Bandiera come dalla Giovine Italia di Mazzini. Successivamente Carlo Alberto di Savoia, nel proclamare
la prima guerra d'indipendenza il 23 marzo del 1848, annunciò al
popolo «per viemmeglio dimostrare con segni esteriori il
sentimento dell'unione italiana vogliamo che le Nostre Truppe portino
lo Scudo di Savoia sovrapposto alla Bandiera tricolore italiana».
Questo è il tricolore, che rappresenta l'Italia; altre combinazioni cromatiche sono solo colori senza dignità patria e, dunque, inadeguati a rappresentare l'identità nazionale!
Questo è il tricolore, che rappresenta l'Italia; altre combinazioni cromatiche sono solo colori senza dignità patria e, dunque, inadeguati a rappresentare l'identità nazionale!
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